Dopo un lungo silenzio, Apple ha rinnovato la sua linea di tablet con una potenza mai vista prima. Tuttavia, il futuro dell’iPad appare più incerto che mai, messo alle strette da due “killer” inaspettati che provengono dalla sua stessa famiglia: l’iPhone, sempre più grande e potente, e il MacBook Air, l’icona della portabilità e della produttività.
Il grande ritorno dopo una lunga attesa
Nel 2022, Apple aveva introdotto importanti novità, eliminando il tasto Home dall’iPad base e dotando il modello Pro del potente chip M2. Dopodiché, è seguito un silenzio assordante. Per oltre un anno, la gamma iPad non ha ricevuto aggiornamenti, lasciando l’iPad mini e l’iPad Air a invecchiare sugli scaffali rispettivamente per tre e due anni. Questa pausa ha spinto molti a chiedersi se per l’iPad fosse giunta la fine, schiacciato da un lato da iPhone sempre più grandi e dall’altro dall’efficienza del MacBook Air come laptop ultra-mobile. A cosa serviva ancora un iPad?
Questa stasi, però, era solo temporanea. Nel marzo del 2024, Apple è tornata a dominare la scena dei tablet, presentando un nuovo iPad Pro, il primo dispositivo in assoluto a montare il rivoluzionario chip M4, e un iPad Air aggiornato con il chip M3. Poco dopo sono arrivati anche un nuovo iPad mini con chip A17 Pro, abilitato per le funzioni di Apple Intelligence, e un iPad di 11ª generazione con chip A16, più economico ma privo del supporto all’intelligenza artificiale di Apple. E le voci non si fermano: si parla già di un iPad Pro con M5 entro la fine dell’anno e di un iPad Air con M4 nel 2026.
Un’identità in crisi: il paradosso di iPadOS
Nonostante la fine del periodo di stagnazione, la posizione dell’iPad rimane precaria, erosa da due fronti. Da una parte ci sono gli iPhone, con schermi generosi e prestazioni elevate, e dall’altra i MacBook Air, potenti e incredibilmente portatili.
La risposta di Apple a questa crisi d’identità si chiama iPadOS 26. Sebbene l’aggiornamento introduca funzioni positive, come una nuova gestione delle finestre e un’app File potenziata che avvicinano l’iPad al Mac come mai prima d’ora, finisce per aggravare il problema. Se l’iPad diventa sempre più simile a un Mac, perché non comprare direttamente un Mac?
Per sfruttare appieno le potenzialità di iPadOS 26, una tastiera con trackpad è ormai indispensabile. Le uniche opzioni ufficiali sono la Magic Keyboard Folio o la Magic Keyboard per iPad Pro e Air. Un iPad Pro da 13 pollici con chip M4, 256 GB di memoria e Magic Keyboard arriva a costare 1.648 dollari, ben 649 dollari in più di un MacBook Air, che parte da 999 dollari.
Ciò che solo l’iPad sa fare
Eppure, l’iPad possiede qualità uniche che un MacBook non può replicare. Può essere usato senza tastiera, è molto più leggero di un MacBook Air (se preso singolarmente) e supporta l’Apple Pencil, uno strumento di input che non ha eguali nel mondo Mac. Inoltre, è impensabile usare un MacBook in modalità verticale o per scattare foto come si farebbe con un tablet. Per l’istruzione o per chi lavora in mobilità, la sua robustezza, leggerezza e versatilità grazie allo stilo lo rendono spesso una scelta più adatta di un MacBook Air.
La logica di scegliere tra iPad e MacBook a seconda delle esigenze è chiara. Ma è qui che entra in gioco il secondo “killer”: l’iPhone. Oggi un iPhone scatta foto migliori, si collega facilmente a un controller per i videogiochi e, naturalmente, permette di telefonare. Per attività come leggere notizie o rispondere a brevi email, lo smartphone è più che sufficiente. Per scrivere testi lunghi, è più pratico aprire direttamente il MacBook Air che collegare l’iPad a una tastiera.
L’alternativa economica che conquista il mercato
In questo scenario di dispositivi sempre più potenti e costosi, emerge una scelta che sta attirando l’attenzione dei consumatori più attenti al budget: l’iPad di 9ª generazione ricondizionato (A-Ripper). Con un prezzo aggressivo attorno ai 290.000 won (circa 200 euro), questo modello si sta rivelando un best-seller.
Dotato di un display Retina da 10,2 pollici e del solido chip A13 Bionic, offre prestazioni CPU e grafiche superiori rispetto alla generazione precedente, rendendolo perfetto per guardare film, disegnare, studiare online e persino per il gaming. Il fatto che si tratti di un prodotto ricondizionato certificato, con una garanzia fino a 12 mesi e una custodia in omaggio, lo rende ancora più appetibile. Per studenti, professionisti e chiunque cerchi il suo primo tablet, questo dispositivo rappresenta la porta d’accesso ideale all’ecosistema Apple, offrendo un rapporto qualità-prezzo imbattibile.
Quale futuro per il tablet?
La strategia di Apple è sempre stata quella di “cannibalizzare” i propri prodotti piuttosto che lasciare che sia la concorrenza a farlo. Tuttavia, l’iPad si trova oggi a dover lottare per la sopravvivenza contro due colossi della sua stessa famiglia. iPadOS 26 è un passo avanti impressionante, ma Apple non sembra intenzionata a unificare i sistemi operativi di iPad e Mac. Il vero pericolo per l’iPad, alla fine, potrebbe non essere il MacBook o l’iPhone attuale, ma un altro prodotto Apple all’orizzonte: l’iPhone pieghevole, di cui si vocifera un possibile lancio il prossimo anno.