Le App per Registrare le Chiamate: Una Guida per Android e iPhone

Le App per Registrare le Chiamate: Una Guida per Android e iPhone

Può sembrare sorprendente, ma nell’era degli smartphone, capaci di svolgere qualsiasi compito, registrare una telefonata rimane un’operazione spesso complessa e costosa. Se si escludono metodi “artigianali”, come attivare il vivavoce e utilizzare un secondo dispositivo per la registrazione, l’unica via percorribile è affidarsi ad applicazioni di terze parti. Queste ultime, per offrire una buona qualità audio e funzioni illimitate, richiedono quasi sempre la sottoscrizione di un abbonamento.

Soluzioni per Android

Per gli utenti Android, la situazione è leggermente più agevole. L’applicazione “Telefono” di Google, preinstallata su molti dispositivi, integra una funzione di registrazione. Una volta attivata, basta premere il pulsante “Registra” durante la chiamata. Tuttavia, questa funzionalità presenta due limiti importanti: è disponibile solo su determinati modelli di smartphone e con specifici operatori telefonici, e, per ragioni di privacy, notifica a tutti i partecipanti che la conversazione è in fase di registrazione.

In alternativa, il Play Store offre diverse app specializzate. Tra le più apprezzate c’è Cube Recorder-Call ACR, che si distingue per la sua ampia compatibilità con diverse versioni di Android; è gratuita, ma per sbloccare tutte le sue potenzialità sono necessari acquisti in-app. Un’altra opzione è Registratore di chiamate-call X, che segue un modello simile, offrendo funzionalità base gratuite e opzioni avanzate a pagamento.

Le Alternative per iPhone

Su iPhone, Apple non fornisce una funzione nativa per registrare le chiamate. Esiste un metodo indiretto che sfrutta la segreteria telefonica: durante una chiamata, si avvia una seconda chiamata verso il proprio numero e si uniscono le due conversazioni. Il file audio della telefonata dovrebbe poi essere salvato tra i messaggi della segreteria.

Per una soluzione più pratica, è necessario ricorrere ad app a pagamento. La più conosciuta è TapeACall, che automatizza il processo di unione delle chiamate. L’app salva le registrazioni internamente e offre anche un utile servizio di trascrizione in 15 lingue. Il costo non è indifferente: dopo una prova gratuita di 7 giorni, richiede un abbonamento annuale da 55,99 euro o un canone mensile di 8,99 euro. È importante notare che non è supportata da tutti gli operatori, come ad esempio Vodafone.

Un’altra valida applicazione è Rekk, compatibile anche con macOS per la registrazione di videoconferenze su piattaforme come Skype, Zoom o FaceTime. Rekk permette di registrare chiamate in entrata e in uscita senza limiti, trascriverle automaticamente e persino modificarle per tagliare le parti superflue. L’uso dell’app è gratuito solo se entrambi gli interlocutori la utilizzano; per le chiamate verso la rete fissa o mobile è invece necessario un piano Premium, al costo di 39,99 euro all’anno o 14,49 euro al mese.

iOS 26: La Nuova Interfaccia “Liquid Glass” Rivoluziona l’iPhone

Apple ha ufficialmente rilasciato iOS 26, l’attesissimo aggiornamento per iPhone. Sebbene introduca numerose nuove funzionalità, l’attenzione è tutta per “Liquid Glass”, la rinnovata interfaccia utente che promette un’esperienza visiva più fluida ed elegante. Bordi brillanti, livelli traslucidi ed elementi grafici ridisegnati caratterizzano il nuovo look. Tuttavia, al di là dell’impatto estetico, la struttura funzionale del sistema operativo rimane molto simile a quella del precedente iOS 18.

Schermata di Blocco e Home Screen

Le differenze introdotte da “Liquid Glass” sono immediatamente visibili sulla schermata di blocco. L’orologio digitale ora si ridimensiona dinamicamente in base allo sfondo e al numero di notifiche presenti, una novità di grande effetto. Anche lo sfondo delle notifiche è cambiato, diventando quasi trasparente con testo bianco, a differenza della maggiore opacità di iOS 18. L’effetto di sblocco è stato ridisegnato per simulare il sollevamento di un pannello di vetro.

Nella schermata principale, il dock e la barra di ricerca appaiono più trasparenti e con bordi lucidi. Le icone sembrano leggermente più grandi e alcune, come quelle di Impostazioni, Fotocamera e Mail, sono state ridisegnate per adattarsi meglio al nuovo stile. Per un effetto ancora più scenografico, è possibile attivare la modalità “All Clear”, che massimizza la trasparenza di icone e widget.

Menu e Barre Dinamiche

Una delle innovazioni più interessanti di iOS 26 è l’introduzione delle “barre delle schede dinamiche”. Queste barre, presenti all’interno delle app, cambiano aspetto e contenuto a seconda dell’azione che l’utente sta compiendo, ad esempio durante lo scorrimento, liberando spazio prezioso per i contenuti. Questo approccio non solo migliora l’intuitività, ma riduce anche la necessità di navigare tra menu complessi.

Infine, iOS 26 introduce un’adattabilità cromatica intelligente: i pulsanti e i menu adatteranno automaticamente il colore del testo da nero a bianco (e viceversa) a seconda che lo sfondo sia chiaro o scuro, garantendo sempre la massima leggibilità.